COMUNITA DI CASTAGNETO

Ferdinando terzo, granduca di Toscana, dopo "le vicende di una lunga guerra, di cui dovettero sentire gli effetti anche i nostri Stati Granducali, avendo fatto sparire quelle diversità di titoli, privilegi ed esecuzioni, che influirono nell'applicazione di Regolamenti Speciali a ciascheduna delle Comunità del Granducato" (1) ripristina sostanzialmente l'assetto dell'organizzazione statale precedente il 1808.

Nel giugno del 1814 vennero abolite le "mairies" e ristabiliti gli uffici del gonfaloniere, dei priori, o magistrato comunitativo, e del consiglio generale.Il Granduca "per assicurare sempre più il miglior sistema economico delle amministrazioni comunitative" il 16 settembre 1816 (3) emanò il nuovo Regolamento Generale dove, in modo puntuale, furono specificate le funzioni degli uffici comunali.

Fu ricostituito il consiglio generale e la magistratura dei priori, mantenendo il sistema della tratta per selezionare i componenti. Per scegliere i priori si adottò un sistema misto, attribuendo all'autorità governativa la possibilità di designarli da una lista di nomi estratti a sorte, in numero doppio rispetto alla necessità di ciascuna comunità.

L'autorità principale era rappresentata dal Gonfaloniere, che ricopriva un ruolo predominante nei confronti delle altre magistrature e del consiglio generale, del quale era il presidente. Veniva nominato dal Granduca ed era scelto tra i maggiori possidenti "più distinti per buona reputazione, per moralità e per zelo Patrio". Restava in carica tré anni e se "in tal carica" si era reso "benemerito dello Stato e della Patria" veniva rieletto per un altro triennio.

Nella figura del gonfaloniere erano racchiusi incombenze e responsabilità, deriva­te dalla sua duplice funzione di presidente del magistrato comunitativo e di rappresen­tante politico del governo granducale. Aveva, fra le altre, la responsabilità dell'ammi­nistrazione degli affari economici e di quelli di polizia, la vigilanza sulle strade della comunità e sugli accollatari, il compito di stabilire l'ordine del giorno delle adunanze magistrali, che si riunivano solo previo suo assenso, e il diritto di sospendere la validità delle deliberazioni.

Fra i suoi doveri vi era quello di tenere la corrispondenza "col governo per mezzo del Senator Soprassindaco dei Provveditori di Soprintendenza Comunitativa, e per mezzo del Presidente del Buon Governo, secondo le competenze dei Dipartimenti rispettivi".

Il regolamento comunale del 20 novembre 1849 (4) confermò le competenze del gonfaloniere ed aumentò di un anno il periodo di permanenza nell'incarico, con possibilità di riconferma. Nel regolamento del 28 settembre 1853 (5) si precisò, inoltre, che il gonfaloniere "firma gli atti del comune, spedisce e firma i mandati di pagamento" e che doveva trattare personalmente la corrispondenza sia con le "superiori autorità sia con chiunque avesse interessi con il comune".

Il magistrato comunitativo nell'ambito delle sue incombenze di carattere econo­mico aveva quella di nominare il Camarlingo, responsabile della gestione economica, di approvare il bilancio di previsione del successivo anno e di "esaminare lo stato di entrata e uscita" del precedente anno finanziario; si riuniva, inoltre, con il consiglio generale per eleggere i deputati al reparto della tassa di famiglia e per nominare gli impiegati.

Era, invece, compito del cancelliere redigere il "libro" dove "saranno registrate tutte le deliberazioni e partiti della Magistratura e consiglio comunale" "in doppio originale" di cui uno doveva essere conservato presso la Cancelleria competente e l'altro restava presso il Gonfaloniere.

NOTE

1 Motuproprio 16 settembre 1816 relativo al Regolamento generale perle comunità de)'Granducato in Bandi e ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana, voi. 23. Firenze 1816, n. XCVII: A. AQUARONE, Aspetti legislativi della restaurazione toscana, in "Rassegna storica del Risorgi­mento", gennaio - marzo 1956, pp. 3-34.

2 Provvedimento del 27 giugno 1814 in Bandi e ordini, voi. 21. Firenze 1814, n. XLVII.

3 Bandi e ordini, voi. 23. Firenze 1816. n. XCVII.

4 Regolamento comunale del 20 novembre 1849 in Bandi e ordini, voi. 57. Firenze 1849. n. CCXXII.

5 Regolamento comunale del 28 settembre in Bandi e ordini, vol. 60. Firenze 1853. n. XCV; G . PANSINI, Gli ordinamenti comunali in Toscana dal 1849 al 1853. in "Rassegna storica I Toscana", anno II, fase. I - II, Firenze 1956. pp. 33 - 75.

Elenco delle serie conservate

Deliberazioni e partiti
Imborsazioni e tratte per gli uffici
Deliberazioni e partiti per il gonfaloniere
Deliberazioni del collegio dei priori
Copialettere
Atti magistrali, lettere ministeriali, carteggio
Affari di stato civile, popolazione, censimenti
Elezioni
Affari militari
Arruolamento militare
Guardia nazionale
Guardia civica
Società filarmonica di Castagneto Carducci
Affari di strade e fabbriche
Campioni di accolli di strade
Campioni dei livelli
Tassa prediale e dazio comunitativo
Tassa di famiglia
Dazzaioli
Tassa sui cani
Bilanci di previsione e rendimenti dei conti
Documenti di corredo ai rendimenti di conti
Osservazione ai saldi e Tassa prediale
Registri dei mandati di spesa e repertorio delle assegnazioni
Rendite e proventi
Dazzaioli canoni di livelli
Registri, inventari diversi, statistiche a stampa

Fondazione Cassa di Risparmio di VolterraMicrostoria